Il frutto tropicale litchi è conosciuto come “ciliegia della Cina”, date le sue origini asiatiche. Cresce in grappoli e presenta diverse varietà, anche se le più conosciute hanno una buccia ruvida dal colore rosa/rosso e una polpa bianca dal sapore delicato.
La pianta di litchi appartiene alla famiglia delle Sapindacee e può raggiungere anche i 30 metri di altezza; è caratterizzata da lunghe foglie sempreverdi, con fiori che maturano prevalentemente in autunno.
Le principali coltivazioni si trovano in Sud Africa, Madagascar e Thailandia, ma il sud Italia si presta come luogo ideale grazie al terreno di cui dispone e, soprattutto, per il clima favorevole.
Coltivazione del litchi
Coltivare il litchi richiede molta pazienza: dalla semina alla raccolta, infatti, potrebbero passare anche 10 lunghi anni e i primi frutti, solitamente, si rivelano piuttosto cattivi per poi migliorare di anno in anno. Una scorciatoia interessante, però, potrebbe risiedere nella tecnica dell’innesto, in grado di accorciare decisamente i tempi di attesa.
Come tutte le piante tropicali, anche il litchi richiede estati calde e umide e inverni piuttosto asciutti e predilige i luoghi soleggiati, con temperature comprese tra i 20°C e i 25°C. Per i primi due anni di vita è sempre meglio tenerli al riparo.
Proprietà e benefici del litchi
Il litchi, da buon frutto tropicale, contiene principi nutritivi utili all’organismo e in grado di apportare un gran numero di benefici.
Innanzitutto, ogni 100 gr di litchi si hanno:
- 66 kcal
- 0,8 gr di proteine
- 0,4 gr di grassi
- 16,5 gr di carboidrati
- 15,2 gr di zucchero
- 1,3 gr di fibre
Grazie a questo, comprendere il litchi all’interno di una dieta sana ed equilibrata comporta:
- L’aumento dell’apporto di vitamina C, dato che con 150 gr di litchi si può coprire l’intero fabbisogno di un adulto medio;
- Un incremento di rame, considerato che 150 gr di litchi ricoprono il 16% del fabbisogno giornaliero di un adulto medio;
- Una giusta presenza di potassio, perché con 150 gr di litchi si ricopre sempre il 16% del fabbisogno giornaliero di un adulto medio.
E non solo, dato che il litchi è in grado di:
- Ridurre il rischio cardiovascolare e l’insorgere di cancro e diabete di tipo 2 grazie alla presenza dell’epicatechina;
- Diminuire la contrazione di malattie croniche attraverso il flavonoide rutina;
- Contrastare infiammazioni e affaticamento poiché ricco di oligonol, una miscela di antiossidanti.
Usi in cucina del litchi
Il vero sapore del litchi si può gustare solo quando pienamente maturo; se acerbo, infatti, risulta gelatinoso e quindi abbastanza insipido. Una volta staccato dalla pianta, il frutto può essere consumato entro una settimana semplicemente incidendolo e tagliandolo a metà, oppure riducendolo a pezzetti per realizzare una succosa macedonia.
Il litchi, inoltre, può essere utilizzato per preparare sorbetti e cocktail al rum! Può essere assunto anche in gran quantità, senza doversi preoccupare di eventuali effetti collaterali.
Curiosità sul litchi
Il termine litchi deriva dal cinese lee-chee che significa “donatore dell’allegria di vivere”: questo perché il suo aspetto ha realmente un aspetto allegro e, in linea di massima, dopo averlo gustato l’umore migliora e le giornate trascorrono più serenamente!